Lettura pensata 2017
CONCORSO LETTURA PENSATA A.S. 2016/17
SEZIONE 2 SCUOLA PRIMARIA
Il giorno 2 MAGGIO 2017 presso l'USR Veneto, Ufficio I - sede di Mestre dalle ore 14.30 alle ore 16.30 si è riunita la giuria della sez. 3 come da decreto del Dirigente prot. 5343 del 14.04.2017.
La giuria ha decretato i seguenti vincitori:
... 2° classificato: "Murales" classe 1^ scuola primaria Ballarin, IC Chioggia 3
Motivazione: Vi raccontiamo di un prodigio...o forse di una cosa naturale: un gruppo di bambini che trasforma le parole in immagini senza mai snaturare il senso del testo poetico. Creare insieme per creare meglio, per "dipingerci su un mondo"
...
La Giuria:
Marina Zulian
Maria Chiara Duse
Giuliana Centenaro
Emilio Zen

NOI ABBIAMO UN PROGETTO: NON VOGLIAMO CREARE MURI E, DOVE ESISTONO, VOGLIAMO ANNULLARE IL PIU’ POSSIBILE LA LORO VISTA.
Ecco perché un lungo cartellone: rendere più realistica possibile l’idea del muro.
Un muro che è servito da tela per dipingere a tinte forti, e con grande realismo, molti degli elementi presenti nell’ambiente in cui vivono i bambini di Valli di Chioggia.
Valli, un paese che si trova in una felice posizione geografica perché costruito sulle rive della Laguna Sud, a poca distanza dal mare e dalle colline; una frazione che è un microcosmo, vissuto in maniera inclusiva e totale in cui tutti si conoscono e interagiscono.
Fulcro della vita di ciascuno la Scuola, in cui gli alunni passano 40 ore settimanali, che è stata posta al centro dell’immagine; ai lati, verso Est, l’ambiente lagunare e sullo sfondo le case di Sottomarina mentre, verso Ovest, i colli Euganei.
Sopra a tutto l’arcobaleno, simbolo di pace, che rappresenta l’immagine della vita, colorata e fiduciosa propria dei bambini .
L’idea di realizzare un’opera così grande è legata ad un fortunato incontro avvenuto l’ottobre scorso alla Città della Scienza di Napoli, dove si ritrovano ad illustrare i loro progetti docenti e presidi provenienti da tutta Italia.
Tra i relatori è intervenuta la Preside di un Istituto Comprensivo dell’estrema periferia di Napoli: il loro progetto era strettamente legato alla pericolosità del luogo in cui si trovavano ad operare. Le scuole di riferimento, trovandosi all’interno di un quartiere a rischio, erano circondate da un alto muro che le proteggeva dalle continue incursioni della malavita. Per annullare in qualche modo l’idea di separazione tra gli alunni e le famiglie degli stessi creato dal muro, l’Istituto aveva avviato una collaborazione con l’Istituto delle Belle Arti di Napoli. Studenti universitari e alunni delle scuole primarie avevano lavorato insieme e dipinto quel muro, rendendolo “leggero” e prezioso come un’ opera d’arte.


