Diritto alla propria identità
A CIASCUNO LE SUE RADICI
Alice e la Regina di Cuori arrivarono dentro la busta a Bangui, dove abitavano le sorelle e la mamma del bambino ammalato. Avevano una bellissima notizia da dare loro. Quando le videro dentro la busta, le sorelle cominciarono a far loro tante feste, abbracci e baci a non finire. Alice dopo un po’ disse: “Abbiamo una bellissima notizia da darvi. Il vostro fratellino ammalato sta bene e finalmente il vostro papà è stato ritrovato”.
“Oh che bello- dissero le sorelle.- E quando possiamo vederlo?”
Alice, felice, disse loro: “Dobbiamo partire al più presto. Prenderemo tutti l’aereo per New York e là lo incontrerete.”
Quando si è molto poveri si fa presto a fare i bagagli, così poco dopo furono all’aeroporto, dove presero il primo aereo della loro vita. Il viaggio fu abbastanza breve, ma, si sa, quando si ha fretta il tempo non passa mai. Finalmente arrivarono e il signor Tasso, che aveva ritrovato il papà grazie all’articolo sul giornale, le accolse e le portò nel suo studio dove il loro papà le stava aspettando con ansia. Non appena lo videro furono subito baci, abbracci e tante lacrime di gioia.
“Oh papà come siamo contente di riabbracciarti! Ora resteremo tutte qua, insieme a te.”
“Oh no - rispose il papà - non staremo qua, perché tutti insieme ce ne ritorneremo al nostro paese...-
“Ma come, perché non rimaniamo qui? - chiese la sorella maggiore.
“Qua si sta bene, ci sono tanti negozi, tanti hotel, tante cose…” - aggiunsero in coro le altre sorelle e la mamma.
“No! - rispose il papà - qua si sta bene, ma se vuoi essere considerato uguale alle altre persone devi uniformarti a loro, al loro modo di essere alla loro religione e al loro modo di pensare.”
“Non capiamo - dissero le sorelle.
“Sarebbe come se un leone che viveva in africa dovesse diventare un cane in un altro paese - aggiunse il papà.
Ora abbiamo capito! – soggiunsero in coro le sorelle.
“Comunque – rassicurò il papà - possiamo restare qui per tre settimane, così potete vedere tutto quello che vi interessa e poi partiremo per il nostro paese.”
“Evviva !- esclamarono tutte.
Alice e la Regina di Cuori erano rimaste fuori della porta per non essere di troppo in questo incontro, ma avevano sentito tutto: furono molto felici e capirono alla perfezione l’esempio del leone che aveva fatto il papà.
La Regina di Cuori prese allora subito la parola: “La storia del leone mi ha dato un’idea eccezionale. Voglio istituire il diritto all’identità culturale e religiosa per i bambini di tutto il mondo, così non si potrà obbligare nessuno a rinnegare la sua cultura, la sua lingua, le sue tradizioni.”
“Su, Maestà, lo proclami - gridarono le piccole – poi andremo a cena.”
“Proclamo - disse la Regina.
“Urrà !– esclamò il Tasso che li aveva raggiunti – Che la festa cominci.-


PAROLE DI BIMBI:
Andrea: " Io sono l'assistente e il messaggio lo prendo io"
Matteo C. " Oggi è martedì ed è il giorno rosa. Quando siamo arrivati a scuola abbiamo trovato un messaggio di Alice era sul nostro calendario. Il biglietto lo ha preso Andrea perché è lui l'assistente"
Alice: " Alice e la regina di cuori sono arrivate al paese dove abitavano la bambine e sono arrivate dentro ad una busta"
Maria: " Bangui, questo è il nome del paese"
Linda: "Alice dice alle sue sorelle che il fratello stava bene e che il papà è stato ritrovato"
Cristopher: " Le due bambine sono felici"
Alice: " Alice dice che devono prendere un aereo per andare a New York"
Matteo B. " Vanno dal papà"
Anna: " Il papà è contento di vedere le sue bambine ma non sta bene a New York"
Maria: "Il papà non sta bene a New York perché non vuole essere uguale agli altri"
Bryan: " Spiega alle sue bambine cosa vuole dire e dice è come se un leone che va in un altro paese lo trattano da cane"
Andrea: " Il papà dice che si fermano un po' a New York e poi vanno a casa"
Matilda: " Alice e la regina di cuori sono rimaste fuori dalla porta però hanno sentito tutto"
Alessandro: " La Regina di Cuori fa un diritto"
Alice: " La regina di cuori scrive il diritto che tutti devono avere la propria religione"
Anna: " Scrive anche che ognuno deve avere le proprie idee"
Maria: " Ognuno deve pensare con la sua testa e non fare quello che hanno gli altri se a lui non va bene".
